
Il potere di un messaggio
Ho ricevuto un messaggio oggi.
Un messaggio che mi ha emozionato.
Non per il suo contenuto, pur prezioso.
Mi ha emozionato il pensiero che una persona avesse scelto di dedicare tempo ed energia per comunicare qualcosa a me.
Non per dovere. Per scelta.
E quella scelta, è stata perfino più potente delle parole. E infatti mi ha restituito la voglia di ricominciare a scrivere qui. Pensavo di aspettare ancora una settimana prima di cominciare e invece, eccomi qua a scrivere dell’importanza di esserci.
Un'esperienza illuminante in India
Qualche anno fa, ho facilitato un workshop in India per un gruppo di ragazzi splendidi che stavano facendo i primi passi nel mondo del lavoro, chi creando la propria startup e chi entrando in azienda.
Ricordo che prima del workshop ero preoccupato e pieno di dubbi. Mi chiedevo se i contenuti erano di valore, se ero preparato abbastanza, se il programma era sufficientemente chiaro e fluido, se gli esercizi avrebbero funzionato. Volevo fare la differenza per questi ragazzi e per questo avevo dedicato molto tempo alla preparazione.
Alla fine del workshop, mentre ci salutavamo davanti ad un caffè cercavo di capire se avevo fatto abbastanza. E con mia grande sorpresa, uno dei partecipanti mi ha detto, “Se qualcuno viene da così lontano per essere qui con noi, significa che vede del potenziale in noi. Forse, anche più di quello che riusciamo a vedere in noi stessi. E questo è sufficiente per darci la forza di investire in noi stessi.” Non ha detto niente di cosa avevamo fatto, degli strumenti usati, del processo. La cosa che più aveva fatto la differenza per lui era che avessi deciso di esserci.
La rivelazione: l'importanza di essere presenti
Ancora oggi, a ripensarci mi si scioglie il cuore.
Ero così preoccupato dal processo, dai contenuti e dagli esercizi che mi ero dimenticati la cosa forse più importante: esserci, essere presente.
Esserci è un dono unico e prezioso. Eppure spesso ne sottovalutiamo il potere.
Ripenso a tutte le volte in cui non ci sono perché non so cosa dire o fare.
Eppure basta così poco.
Basta esserci.
Senza il bisogno di dire o fare nulla.
Offrire la nostra presenza può fare tutta la differenza del mondo per qualcuno. Una parola o un gesto che dica “io sono qui, ti vedo.”

Un invito all'azione
E chi non ha bisogno di essere visto, almeno ogni tanto?
Essere visti significa essere riconosciuti, validati nella nostra esistenza. È un bisogno profondamente umano, radicato nella nostra natura sociale. Quando qualcuno ci "vede", ci sentiamo meno soli nel vasto universo delle nostre esperienze.
Pensaci un attimo: quante volte ti sei sentito sollevato dopo aver condiviso un problema con un amico, anche se non ha potuto risolverlo? O quanto ti ha fatto sentire bene ricevere un messaggio inaspettato da qualcuno che stava semplicemente pensando a te?
Essere visti ci dà forza. Ci ricorda che siamo parte di una comunità, che le nostre azioni e la nostra presenza hanno un impatto. Ci aiuta a sentirci connessi in un mondo che a volte può sembrare freddo e indifferente.
Ma c'è di più. Quando scegliamo di "esserci" per gli altri, non solo offriamo loro questo dono prezioso, ma arricchiamo anche noi stessi. Creiamo connessioni, rafforziamo legami, diamo un senso più profondo alla nostra esistenza.
Il messaggio che ho ricevuto oggi mi ha ricordato l'importanza di esserci. Anche solo con un piccolo segno. Un messaggio, una telefonata, un abbraccio. Gesti semplici che possono illuminare la giornata di qualcuno.
Se ti viene in mente qualcuno per cui potresti esserci, non esitare. Mandagli un segnale che dica, "ci sono". Potresti non renderti conto di quanto quel gesto possa significare per l'altra persona. E forse, in quel processo, scoprirai quanto significhi anche per te.
Perché alla fine, esserci gli uni per gli altri è ciò che ci rende veramente umani.
Ti auguro una settimana di presenza e di presenze.